THE FACT ABOUT ART 216 LEGGE FALLIMENTARE THAT NO ONE IS SUGGESTING

The Fact About art 216 legge fallimentare That No One Is Suggesting

The Fact About art 216 legge fallimentare That No One Is Suggesting

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321 c.p.p., suggerita dall’utilizzo del verbo modale “può” – «il giudice può altresì disporre il sequestro delle cose di cui è consentita la confisca» – e reso oggi ancor più evidente dalla formulazione del comma 2-

Se vi è richiesta di revoca dell’interessato, il pubblico ministero, quando ritiene che essa vada anche in parte respinta, la trasmette al giudice, cui presenta richieste specifiche nonché gli elementi sui quali fonda le sue valutazioni. La richiesta è trasmessa non oltre il giorno successivo a quello del deposito nella segreteria.

Sul punto, le Sezioni Unite, nelle fattispecie previste dalla normativa della 231/2000, negavano recisamente che il curatore potesse proporre impugnazioni avverso misure cautelari reali aventi ad oggetto beni appartenenti al fallito, sul rilievo che l’organo della procedura risultasse terzo, estraneo, rispetto al procedimento cautelare e non fosse , perciò, titolare di diritti sui beni in sequestro, né potesse agire in rappresentanza dei creditori, non essendo neanche questi ultimi, prima dell’assegnazione dei beni e della conclusione della procedura concorsuale, titolari di alcun diritto sugli stessi (Cass.

In tema di sequestro preventivo, il "periculum in mora" richiesto dal comma one dell'art. 321 c.p.p. deve presentare i requisiti della concretezza e attualità, da valutare in riferimento alla situazione esistente non soltanto al momento dell'adozione della misura cautelare reale ma anche durante la sua vigenza, di modo che possa ritenersi quanto meno probabile che il bene assuma carattere strumentale rispetto all'aggravamento o alla protrazione delle conseguenze del reato ipotizzato o all'agevolazione della commissione di altri reati. (Annulla con rinvio, Trib. lib. L'Aquila, 31/03/2014 )

E' la preesistenza della procedura fallimentare advertisement invertire diametralmente la prospettiva, traducendosi in un ostacolo che relega advert un ruolo del tutto secondario la natura rivestita dalla confisca cui è finalizzato il sequestro successivamente disposto dal giudice penale: l'indisponibilità dei beni in capo al fallito, posta a presidio degli interessi cui la procedura concorsuale è sottesa, che travalicano il profilo squisitamente privatistico dell'insolvenza del fallito nei confronti dei singoli creditori, stanti i riflessi pubblicistici correlati alla necessità che il tracollo dell'impresa, non si estenda a macchia di leopardo ai soggetti che con questa abbiano avuto rapporti e dunque, in ultima analisi, posti a tutela delle esigenze economiche della collettività implicanti certezza del diritto, non ne consente l'assoggettabilità al vincolo penale for every effetto del sequestro finalizzato alla confisca.

In caso di sequestro preventivo disposto dal PM, il termine per proporre istanza di riesame decorre dalla knowledge di notifica del decreto di convalida del GIP ovvero, in caso di mancata notificazione, dalla data in cui l’interessato ha avuto conoscenza dell’avvenuto sequestro, intendendosi for every tale il “sequestro convalidato” (Sez. three, 39070/2013).

È legittimo il mantenimento del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni di una società, nei cui confronti pende un procedimento for every responsabilità amministrativa nascente da reato, anche quando sopravviene a carico dell’ente una procedura concorsuale, poiché tale vicenda giuridica non sottrae al giudice penale il potere di valutare, all’esito del procedimento, se disporre la confisca, e, in caso positivo, con quale estensione e limiti.

321 c.p.p. e, in quanto tale, se ne discosti anche in punto di requisiti applicativi. In virtù di questa premessa, si afferma che l’onere di valutare in concreto la sussistenza del periculum in mora

[In applicazione del principio enunciato, la Corte ha ritenuto corretta la quantificazione del profitto attraverso la sua assimilazione al risparmio derivante dal mancato versamento delle imposte sui redditi nonché alla percentuale del twenty five for every cento, pari alla aliquota evasa, calcolata sull’ammontare delle operazioni inesistenti fatturate].

[In motivazione, la S.C. ha precisato che il sequestro funzionale alla confisca diretta può colpire anche una somma corrispondente al valore nominale di quella illegalmente percepita, purché il denaro sequestrato sia comunque riferibile all’indagato e sussista il rapporto pertinenziale tra il numerario sottoposto a vincolo e il reato del quale esso costituisce il profitto illecito].

, la permanenza del bene nella sfera giuridica del soggetto possa rappresentare un incentivo alla reiterazione di condotte criminose.

L’art. 321 comma 3-bis non prevede l’obbligo di nomina dell’interprete for every l’imputato alloglotta. La notifica dell’atto determina soltanto la decorrenza del termine per proporre impugnazione contro il provvedimento cautelare, non essendo prescritta come condizione della sua validità.

La esigenza cautelare richiesta dalla legge per disporre il sequestro preventivo è ipotizzabile anche per reati per i quali sia cessata la condotta o in genere siano perfezionati gli elementi costitutivi, e ciò perché vi sono conseguenze dello stesso reato che la misura cautelare è destinata advertisement evitare anche dopo che esso abbia esaurito il suo iter. Ciò in quanto le conseguenze che il sequestro preventivo tende ad evitare sono 577 codice penale ulteriori rispetto alla fattispecie tipica già realizzata.

, giacché la pericolosità del bene era stata desunta dal mero inquadramento della res quale profitto del reato, suscettibile di confisca facoltativa. Il Tribunale del riesame aveva, tuttavia, rigettato l’impugnazione, condividendo la scelta del giudice a quo

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